Namaste'


sabato 14 febbraio 2015

NEL CUORE PER SEMPRE,ARRIVEDERCI KATHMANDU.


 



Kathmandu avevo programmato dovesse essere la prima tappa del mio viaggio,leggendo e documentandomi mi ero fatto una mia idea e avevo deciso che ci sarei rimasto una settimana al massimo, giusto il tempo di metabolizzare l’impatto che l’Asia da’ a chi come me’,e’ nuovo nel frequentarla e per iniziare a capire come potermi effettivamente dirigere in India attraverso la frontiera di Mahendranagar-Banbasa,l’ingresso in India meno frequentato dalle rotte turistiche e che porta direttamente nel cuore spirituale dell’india,l’Uttarakhand,la terra della dea Kali,la dea dell’energia femminile attiva e dirompente.
Come spesso accade quando ci si crea delle aspettative,poi sul momento di viverle,la vita ci pone tutte altre esperienze e opportunita’ di fronte,sta’ a noi cogliere l’attimo o passare oltre.
Alla fine mi sono fermato a Kathmandu quasi un mese, un mese passato in parte a dare una mano a Marco alla Siphal School ma soprattutto un mese rapito dalla magia dell’Asia che si respira e si avverte in ogni angolo di questa eterna citta’ dai mille volti.
Un mese passato a perdermi e ritrovarmi attraverso il dedalo di vie che da vita a questa citta’,un mese passato ad osservare uomini,per la nostra concezione,di altri tempi,fare con la sola forza del loro corpo qualsiasi lavoro viene svolto da noi oggi con l’ausilio strumenti eletttronici,con un risultato che emana un qualcosa che una macchina non sapra' mai trasmettere.
Il continuo susseguirsi di templi in onore delle molteplici divinita’ della cultura induista,dal più piccolo e austero al piu’ maestoso,in un continuo intrecciarsi e fondersi di templi induisti e stupa tibetani,perennemente contornati da gioia e vita,che sia il mercato degli ortaggi,i calzolai di strada,i bambini che chiassosamente si esprimono indisturbati giocando o semplicemente i piu’ anziani che trascorrono il tempo all’ombra che il tempio offre,giocando a vari giochi di logica tipo la nostra dama.
Tutto cio’,rende il vagare per questa citta’ una continua sorpresa e spinge chi piu’ ne sente necessita dentro se’ a una continuo dialogo interiore,come se in realtà si vagasse in una continua ricerca introspettiva.
Fuori dai quartieri turistici,Thamel in primis,tutto costa la meta’,e ovunque si puo’ ancora avvertire la magia dell’Asia.
Escludendo il traffico frenetico composto di moto con 2-3 persone  a bordo,macchine stracariche di ogni genere commerciabile,taxi pulmini che vanno incessantemente avanti e indietro,omologati per 10 persone massimo nei quali io personalmente ho contato altri 16 poveri cristi stipati con me,escludendo il conducente e il ragazzo che si occupa di urlare incessantemente fuori dall’unico finestrino la direzione del taxi per caricare piu’ persone possibile in un tetri umano continuo.
Milioni di taxi, tutti Suzuki Maruti 800cc 4 marcie,decorate ed abbellite con ogni sorta di adesivo e lucina possibile,che come impazzite,zigzagano da ogni parte senza un senso apparente,escludendo tutto cio’,il mondo e la vita sono come rallentati,le persone, gli animali e la natura vivono ancora oggi in uno stato di sussistenza reciproca.
Case costruite con materiali naturali presenti in loco,agricoltura di sussistenza,commercio e solidarieta’ reciproca in primis sono i mezzi di sussistenza del popolo Nepalese nel 2015.
Per 1800 rupie più 500 rupie per il pienoni benzina,ho affittato uno scooter 200cc per tre giorni e mi sono diretto verso Tinpiple, costeggiando tutto lo Shivapuri National Park.
L’idea iniziale era di essere ospitato qualche giorno da una famiglia nepalese conosciuta qualche settimana prima nel suo villaggio,quando Io e Marco dopo aver Affittato delle bici,ci siamo diretti senza meta su per i monti intorno Kathamndu.
Purtroppo la famiglia era fuori Ktm per lavoro quei giorni e dopo un attimo di indecisione, sono risalito a bordo della moto e senza sapere nulla mi sono messo in marcia puntando la cima,una volta arrivato a Tinpile su strade contemporaneamente mezze asfaltate e mezze sterrate, tenendo sempre a mente che qui la guida e’ a sinistra,ho trovato in affitto per tre giorni a 2000 rupie una casetta di mattoni e tetto in canneto nel bosco , con una vista sulla vallata e cn un tramonto da far invidia al miglior tramonto del mondo.
Avendo appuntamento con una Guida Sherpa il 4 febbraio a Ktm,mi sono fermato in quel paradiso solo due notti e tre giorni,interamente passati a girare per boschi ,a meditare e a fare esercizi di Eish Shaok.
Sono Stati tre giorni davvero rigeneranti anche grazie all’aria pulita e alla presenza di un paesaggio,quello boschivo a me particolarmente familiare.
Una volta tornato a Ktm ,dopo aver sistemato tutto il necessario con la guida Sherpa per il trekking che ho intenzione di fare pe il mio compleanno ed essermi finalmente stappato le orecchie dall’otorino,non mi rimaneva che visitare due gioielli storici e architettonici.
Per 2500 rupie nepalesi,circa 22 euro al tasso odierno,ho preso per l’intera giornata un taxi, per andare a visitare Bhaktapur,Pathan ”o Latitpur” e il MahaBoudha Temple.
La prima si trova a 20 km da Kathmandu,la seconda oggi per via dell’espansione di Kathmandu e’ considerata alla sua periferia e il Tempio dei mille Buddha dorati si trova poco prima di arrivare nella piazza di Pathan svoltando in una via sulla sinistra a circa 300 mt.
Due citta’ che come Kathamndu hanno in comune la bellezza delle rispettive piazze principali chiamate tutte Durbar Square.
Ci vorrebbero infinite righe per spiegare solo in parte la bellezza che la cultura Newari attraverso il suo stile Architettonico unico,raffigurante molteplici divinità indu’ e  scene tratte dai libri vedici,tutto totalmente scolpito a mano nel legno ha saputo sapientemente creare in queste piazze.
Un esperienza da mille e una notte che auguro a ogni persona di vivere almeno una volta,io personalmente tra tutte e tre,ho trovato particolarmente affascinante Phatan Durbar Square con i suoi templi unici dedicati a Krishna .
Dopo essere andato a salutare con un arrivederci gli amici e i bimbi della Siphal School ai quali, ho portato un mare di cioccolato cosi’, almeno so’ che per un pochino ne avranno ed esser passato a salutare le persone che in questo mese sono diventate amiche,Il 9 febbraio alle ore 7:00 AM ho lasciato Kathmandu per dirigermi a Pohkara.
A causa di un incidente che ha rallentato di 2 ore il viaggio,abbiamo raggiunto Phokara che dista 250 km in 11 ore circa..
Qui staro' qualche giorno a visitare stupa e templi, ammirando la stupenda natura che circonda questa citta' incastonata tra 3 laghi,e il 15 febbraio intraprenderò il trekking per essere il 20,giorno del mio compleanno,all’Annapurna Base Camp,il mio primo trekking sopra i 4000 mt.
Un saluto da Phokara ..

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