Namaste'


giovedì 19 marzo 2015

CONFESSIONI

Io non mi sento e non sono un turista,poco mi importa di vedere templi e monumenti,attrazioni e luoghi importanti,ho gia eliminato da me il bisogno di un giudizio superiore .

IO SONO PARTITO SPINTO DA UN BISOGNO INTERIORE DI TROVARE ME STESSO E LA MIA STRADA NEL MONDO.
Spinto dalla convinzione che nel mettermi totalmente nelle mani del mondo senza schemi o programmi mi avrebbe fatto passare tutto il necessario per trovare la mia strada in questa vita.
Ho passato gran parte della mia vita sin ora a rimuginare su me e sulle mie azioni presenti e passate,ho passato gran parte della mia vita a ferire ,pur senza volerlo,le altre persone,specialmente chi piu' amavo e mi era vicino.
Ho passato gran parte del mio tempo sino a oggi a confrontare la mia vita e cio che avevo sotto ogni aspetto con la vita e le esperienze di altre persone.
Ho passato il mio tempo a cercare fuori da me il modo di essere felice e appagato.
Questo viaggio con le esperienze e avventure che mi ha fatto vivere e sta regalando,mi sta facendo entrare in uno stato sempre piu introspettivo.
Mi trovo a vagare senza alcuna meta  se non quella di sbrogliare la matassa che ho sempre sentito dentro me.
Mi trovo a piangere come un bambino sia per euforia che per sofferenza in un altalenarsi di emozioni ,in mezzo alla strada di punto in bianco,e a vedere intorno a me enormi sorridi che mi vengono regalati,mi trovo per la prima volta a capire che la semplice GIOA DI VIVERE va' trovata DENTRO DI SE' e non cercata in atti,persone o esperienze esterne,mi trovo ora a capire e a sentire dentro il mio petto che il mondo altro non e' che uno specchio di noi stessi e che se abbiamo la goia di essere vivi dentro noi si riflette in automatico in tutto cio che ci circonda,al contrario ,tutto ci appare cupo e causa di sofferenza.
Vedere nelle persone piu povere mai viste  i sorrisi piu profondi e pieni di gioia che abbia mai visto,vivere e condividere la loro realta con loro senza filtri o false comodita' mi ha fatto provare la gioia di vivere semplicemente per esser qui ora a respirare e a giocare a questo fantastico gioco di esperienze e parti che e' la vita.
Negli ultimi 11 anni ho costruito molto e distrutto tutto piu' e piu' volte per un senso di vuoto interiore che mi spingeva a cercare un modo per sentirmi felice e in pace con me stesso al mondo.
Non sono mai stato bene con me stesso prima di tutto e ogni cosa avessi intorno,era o diventav motivo di insoddisfazione personale xke non sono mai stato bene con me stesso in primo luogo e questa sofferenza la proiettata ovunque e si chiunque intorno a me,specialmente sulla persona che ha avuto il coraggio e la forza di starmi a fianco per 11 anni in questo inferno emozionale.
Ora grazie al mio cammino passato e a tutto quello che mi sta accadendo ora,capisco che sino a oggi ho solo rincorso e in parte copiato le esperienze di altre persone nella speranza di sentirmi anche io appagato e felice come pensavo si sentissero loro.
Ogni volta che mi sono trovato di fronte all'arteficie di una o l'altra esperienza che io ammiravo e bramavo ,in ogni dottrina,filosofia o religione da me sperimentata,alla fine,mi sono sempre reso conto di quanto in errore fossi pensando che queste persone fossero felici e appagate.
Ho sempre e solo trovAto persone che come me facevano la loro personale esperienza di vita,ero io a credere che cio li rendesse felici e a bramare la loro felicita.
Ho passato moli anni a desiderare i sogni di altri,e ora che ricevo tutte queste domende e ho questa piccola notorieta' ,tutte queste persone che mi dicono che sto realizzando i loro sogni,mi rendo conto che NON VALE NULLA se non come sprono x altre anime a vivere cio che sentono dentro se'! 
Ora dovere scrivere sul blog ecc,lo sento inparte come un peso,IO SONO PARTITO SPINTO DALLA NECESSITA INTERIORE DI TROVATE LA MIA STRADA E POTER FINALMENTE ESSERE APPAGATO E IN SERENITA CON ME STESSO,A PRESCINDERE DA ATTI O AGENTI ESTERNI.
Non sono partito x visitare citta' o nazioni particolari,sentivo solo un enorme richiamo verso l'india,non mi interessa visitare musei o templi,e' tutto un qualcosa in piu' che se c'e' bene,ma se non ce neanche ci penso.
non ho mai avuto un etinerario o programma preciso proprio xk nulla tranne trovare me stesso era la spinta a intraprendere questo viaggio.
Ho aperto il blog principalmente x la mia famiglia,ma poi ho voluto sognare di realizzare quello che hanno realizzato altre persone e ho aperto canali qui e la' nel web.
Ora che mi rendo conto di tutto cio davvero poco continua ad avere una reale inportanza dentro di me.
L'unica cosa che sento ora dentro di me e' che tornero da questo pellegrinaggio solo quando saro' totalmente colmo di gioia e serenita x la mia vita,cosi da non sprecare piu altre energie in un folle gioco per cercare la serenita e l'appagamento fuori da me! 
A prescindere ti amo,mi amo e vi amo e grazie di ogni vostra parola,passata,presente e futura.

Percio' continuero a scrivere e a raccontare le mie avventure e il mio viaggio attraverso il mio blog ,ma dopo aver detto tutto cio' non sento piu' il peso di dover mostrare una cosa piuttosto che un altra,scrivero' quando mi sentiro di farlo,aver capito e detto tutto cio mi ha fatto perdere il continuo bisogno che avevo di vedere il mondo fuori di me accettare e condividere quello che facievo io,fondamentalmente x un mio bisogno di autoreizzazione cercato nel posto sbagliato
..

domenica 15 marzo 2015

Immagini dal Mondo




Qui di seguito ,la pagina Flickr dove pian piano pubbichero' le foto scattate durante il mio viaggio.
Su Facebook ne pubblico solo alcune per problemi di connessione.

https://www.flickr.com/photos/le_cronache_di_flavio/

sabato 7 marzo 2015

Pushkar e Holi Festival



Come prima tappa in India dopo 3 giorni di viaggio no-stop dal confine Nepalese,ho scelto di venire a Pushkar,nel Rajasthan,per assistere e partecipare all'Holi Festival !
 Pushkar è una delle più antiche città dell'India. La data della fondazione della città è tuttora sconosciuta.
Pushkar è un luogo sacro dell'induismo fin dai tempi più antichi come attesta il resoconto di viaggio del monaco buddista cinese Faxian che visitò l'India tra il 399 e il 415 d.C. Nel suo libro Fǎxián cita il santuario di Pushkan riferendo che era un luogo di pellegrinaggio assai frequentato.
Secondo la tradizione un fiore di loto cadde dalla mano di Brahma il Dio Creatore, mentre era assorto in meditazione e dai petali del fiore sgorgò l'acqua che diede origine al lago di Pushkar,e  fu una goccia di Amrit, il nettare degli dei, a rendere le sue acque ulteriormente sacre. I più devoti asseriscono che, in occasione del plenilunio del mese di Kartika, tutti i 330 milioni di déi indiani siano contemporaneamente presenti a Pushkar, perchè questa è infatti la sede di uno dei rarissimi templi dedicati in tutta l'India al dio creatore della trimurti induista. 
I templi che si affacciavano sulla riva del lago furono poi distrutti nel XVII secolo per mano dell'imperatore Aurangzeb (1618-1707)
Una citta dalla'architettura unica, che vede affacciarsi sulle acque del suo lago piu' di 1000 templi tra Induisti-Sikh-Ebrei-Buddhisti  e Mussulmani




L'Holi è un festival che si tiene in primavera dedicato ai colori e all'amore. Si tratta di un'antica festa religiosa induista diventata popolare non solo nel mondo indu, ma anche in molte parti dell'Asia Meridionale e anche al di fuori dell'Asia.
È osservata principalmente in India, Nepal e nelle zone del mondo con significativi gruppi di popolazioni di origini indiane.
La festa si inaugura con l'accensione, la notte prima del giorno Holi, di un falò che prende il nome di Holika Dahan, dove Holika è il nome di un Demone delle scritture Hindu e Veda. 
La mattina del giorno dopo la festa esplode in un carnevale di colori, giochi, danze e canti. L'Holi è spesso celebrato all'avvicinarsi dell'equinozio di primavera in un giorno di plenilunio. 
La data del festival, quindi, non è fissa ma varia ogni anno a seconda del calendario induista e del caledario gregoriano.
I significati del festival sono la vittoria del bene sul male, l'arrivo della primavera, l'addio dell'inverno, l'incontro con gli altri, la voglia di giocare, ridere, dimenticare i dolori, perdonare e consolidare le relazioni.


Ora la mia prossima tappa e' Daipur,al confine sud del Rajasthan con il Gujarat! un Giorno o due di relax e ci si mette in marcia,prima in bus sino alla piu' vicina stazione ferroviaria,ad Ajmer,da li' in treno sino alla prossima tappa.

mercoledì 4 marzo 2015

Annapurna Base Camp







La vita e’ un continuo susseguirsi di esperienze,incontri inaspettati che cambiano le tue aspettative.
Dopo aver salutato Marco e la Siphal School,deciso a intraprendere il mio primo trekkingsopra i 4000 metri,ho avuto il piacere di incontrare a Kathmandu un ragazzo di nome Giovanni Raso(cantante genovese della band Z-Town)con il quale sin dal primo momento ho riscontrato parecchie affinita’,non solo fisiche.
Entrambi affascinati dall’Asia,dalla sua storia,dalla sua millenaria cultura e dalla sua gente,entrambi liguri e amanti della natura,entrambi con il sogno una volta tornati ,di vivere una vita sostenibile e compatibile con l’ecosistema che ci circonda.
Io con un passato in Tirreno Power a produrre energia elettrica,lui con un presente in Terna a distribuirla,che strana coincidenza !
Nei 13 giorni di trekking verso l’Annapurna,abbiamo avuto modo di conoscerci e capire che questo non e’ un incontro casuale ma l’inizia di una lunga amicizia per entrambi.
Le gambe oramai vanno da sole per la fatica,ma la voglia di conoscersi e scambiarci saperi va’ oltre tutto, anche oltre i limiti che corpo e mente tentano di crearci.
Non siamo sicuramente organizzati per intraprendere un trekking del genere in questa stagione e le nostre guide Charan e Lakman lo sono ancora meno di noi indossando solo jeans e scarpe da ginnastica,vederli sfidare intrepidi la neve e il gelo cosi’ vestiti mi ha fatto molto riflettere sull’importanza dell’attitudine mentale.
Salendo verso il Base Camp,abbiamo incontrato altri trekker davvero organizzati di tutto punto,che per via delle valanghe cadute in quei giorni,che avevano bloccato la via di ascesa principale (2 turisti dispersi) tornavano indietro consigliandoci di non proseguire oltre,un po’ per incoscienza e un po’ perche il 20 febbraio era il mio compleanno e avevo deciso di festeggiarlo in cima,noi abbian continuato a salire a ritmo delle valanghe che ovunque intorno a noi echeggiavano e mostravano la potenza della montagna.
Arrivare finalmente in cima ed ammirare il circuito dell’Annapurna dal Base Camp ci ha ridato ogni filo di energia utilizzata nell’ascesa,e ci ha dato molto a pensare ,dimostrandoci una volta per tutte che la forza di volonta’ va’ oltre tutto,anche otre il Goretex.
Siamo rimasti al campo base una notte soltanto per via del freddo intenso che faceva ghiacciare l’acqua in stanza,la discesa verso Pohkara,lenta e molto introspettiva per entrambi ci ha dato modo,grazie alle nostre guide,di passare per the' house e villaggi poco trafficati dai turisti,dove abbiamo avuto l’onore e il piacere di sentirci accolti come di famiglia e non solo turisti paganti,Lakman,la nostra guida sherpa ci ha sfamati raccogliendo la canna da zucchero durante il tragitto e ci ha preparato delle ottime zuppe di ortiche selvatiche.
In una di queste famiglie abbiamo in oltre potuto dare una mano a separare e a mettere al sicuro le sementi di vari fagioli e mais locali per la prossima semina,e ho avuto l’onore di portare via con me delle sementi che proverò a far acclimatare in italia al mio rientro,sempre con l’idea in mente di creare una rete di scambio semi indipendente dalle multinazionali.
Nella discesa abbiamo conosciuto due ragazze spagnole che affrontavano la salita,Eva e Eugenia,in viaggio da molti mesi,che mi hanno dato ottime informazioni per l’India e per il lungo procedimento burocratico per ottenere il visto di ingresso in Myanmar(Birmania),la tappa successiva all’India
Se davvero come si dice, al mondo esistono 10 sosia per ognuno di noi, entrambi siamo convinti di averne trovato uno.
Grazie a questa terra meravigliosa per tutto,ma sopratutto per questo magico e inaspettato incontro.
Una volta tornato dal trekking mi sono messo in marcia per entrare in India,21 ore di bus da Pohkara a Banbasa ,la prima citta' indiana in Uttarakhand,da li’ altre 9 ore di bus per Dehli e 10 ore per arrivare a Pushkar per assistere all’Holi festival,la festa dei colori nella quale la magia indiana esplode in un mescolarsi di colori,lanciati ovunque e da chiunque.
Questa e’ la magia dell’india..!