Namaste'


mercoledì 4 marzo 2015

Annapurna Base Camp







La vita e’ un continuo susseguirsi di esperienze,incontri inaspettati che cambiano le tue aspettative.
Dopo aver salutato Marco e la Siphal School,deciso a intraprendere il mio primo trekkingsopra i 4000 metri,ho avuto il piacere di incontrare a Kathmandu un ragazzo di nome Giovanni Raso(cantante genovese della band Z-Town)con il quale sin dal primo momento ho riscontrato parecchie affinita’,non solo fisiche.
Entrambi affascinati dall’Asia,dalla sua storia,dalla sua millenaria cultura e dalla sua gente,entrambi liguri e amanti della natura,entrambi con il sogno una volta tornati ,di vivere una vita sostenibile e compatibile con l’ecosistema che ci circonda.
Io con un passato in Tirreno Power a produrre energia elettrica,lui con un presente in Terna a distribuirla,che strana coincidenza !
Nei 13 giorni di trekking verso l’Annapurna,abbiamo avuto modo di conoscerci e capire che questo non e’ un incontro casuale ma l’inizia di una lunga amicizia per entrambi.
Le gambe oramai vanno da sole per la fatica,ma la voglia di conoscersi e scambiarci saperi va’ oltre tutto, anche oltre i limiti che corpo e mente tentano di crearci.
Non siamo sicuramente organizzati per intraprendere un trekking del genere in questa stagione e le nostre guide Charan e Lakman lo sono ancora meno di noi indossando solo jeans e scarpe da ginnastica,vederli sfidare intrepidi la neve e il gelo cosi’ vestiti mi ha fatto molto riflettere sull’importanza dell’attitudine mentale.
Salendo verso il Base Camp,abbiamo incontrato altri trekker davvero organizzati di tutto punto,che per via delle valanghe cadute in quei giorni,che avevano bloccato la via di ascesa principale (2 turisti dispersi) tornavano indietro consigliandoci di non proseguire oltre,un po’ per incoscienza e un po’ perche il 20 febbraio era il mio compleanno e avevo deciso di festeggiarlo in cima,noi abbian continuato a salire a ritmo delle valanghe che ovunque intorno a noi echeggiavano e mostravano la potenza della montagna.
Arrivare finalmente in cima ed ammirare il circuito dell’Annapurna dal Base Camp ci ha ridato ogni filo di energia utilizzata nell’ascesa,e ci ha dato molto a pensare ,dimostrandoci una volta per tutte che la forza di volonta’ va’ oltre tutto,anche otre il Goretex.
Siamo rimasti al campo base una notte soltanto per via del freddo intenso che faceva ghiacciare l’acqua in stanza,la discesa verso Pohkara,lenta e molto introspettiva per entrambi ci ha dato modo,grazie alle nostre guide,di passare per the' house e villaggi poco trafficati dai turisti,dove abbiamo avuto l’onore e il piacere di sentirci accolti come di famiglia e non solo turisti paganti,Lakman,la nostra guida sherpa ci ha sfamati raccogliendo la canna da zucchero durante il tragitto e ci ha preparato delle ottime zuppe di ortiche selvatiche.
In una di queste famiglie abbiamo in oltre potuto dare una mano a separare e a mettere al sicuro le sementi di vari fagioli e mais locali per la prossima semina,e ho avuto l’onore di portare via con me delle sementi che proverò a far acclimatare in italia al mio rientro,sempre con l’idea in mente di creare una rete di scambio semi indipendente dalle multinazionali.
Nella discesa abbiamo conosciuto due ragazze spagnole che affrontavano la salita,Eva e Eugenia,in viaggio da molti mesi,che mi hanno dato ottime informazioni per l’India e per il lungo procedimento burocratico per ottenere il visto di ingresso in Myanmar(Birmania),la tappa successiva all’India
Se davvero come si dice, al mondo esistono 10 sosia per ognuno di noi, entrambi siamo convinti di averne trovato uno.
Grazie a questa terra meravigliosa per tutto,ma sopratutto per questo magico e inaspettato incontro.
Una volta tornato dal trekking mi sono messo in marcia per entrare in India,21 ore di bus da Pohkara a Banbasa ,la prima citta' indiana in Uttarakhand,da li’ altre 9 ore di bus per Dehli e 10 ore per arrivare a Pushkar per assistere all’Holi festival,la festa dei colori nella quale la magia indiana esplode in un mescolarsi di colori,lanciati ovunque e da chiunque.
Questa e’ la magia dell’india..!

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