Namaste'


venerdì 16 gennaio 2015

NAMASTE' NEPAL

Non mi sembra ancora vero,sono a kathmandu,cosi tanti anni a sognare e progettare quest'avventura che ora avendo inizio mi sembra di sognare ad occhi aperti.
In realtà devo ancora realizzare che da oggi vivrò il viaggio che tanto ho sognato in me,devo ancora metabolizzarlo del tutto.
Quale spettacolo vedere durante l'avvicinamento all aeroporto le catene montuose nepalesi intorno alla valle di kathmandu,verdi terrazze agricole attorniate da piccoli borghi in pietra.
La prima cosa che mi ha colpito è stata la gentilezza e la cortesia della popolazione nepalese,subito pronti a aiutare e a salutare con uno dei saluti più profondi che l'essere umano abbia coniato,"Namaste' che deriva dal Sanscrito : namas (salutare con reverenza ) te ( a te)  è però implicitamente associata una valenza spirituale, per cui significa saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te.
Tutto intorno a me il traffico è caotico ,non si capisce bene il senso di marcia perché ovunque si volge lo sguardo vedi macchine,moto e taxi pick-up che seguono una non so quale logica di spostamento,un po' nella corsia destra,un po' nella sinistra ,un po'nel senso di marcia teoricamente corretto e il restante tragitto contromano in uno slalom continuo.
Con gli occhi di un europeo questo atteggiamento alla guida può essere il caos totale ma,pensandoci e ammirando con quale maestria e gentilezza reciproca questi autisti si svincolano nel traffico,ci si rende conto che qui è semplicemente la normalità.
Le prime tre notti le passo alla Madhuaban guest house nel quartiere Tamel ,un dedalo di vie piene di negozi  Nepali style per i turisti ,qui si può trovare tutto e il contrario di tutto,da ogni sorta di accessorio per trekking verso gli immensi 8000 che confinano con il Tibet alla scuola di Mandala,dove puoi imparare la filosofia spirituale che c'è dietro un così complesso disegno, dalla bettola più squallida per i nostri canoni ma al contempo più affascinante e intrisa di spiritualità di ogni luogo di culto visitato ad oggi ,dove servono i più buoni momo mai assaggiati sin ora (tipici ravioli nepalesi ripieni di verdura o carne con l'aggiunta di cannella e altre spezie che nel insieme e' difficile definire con precisione) ai carretti trainato da uomini carichi di verdura e frutta da consumare sul luogo o a portar via .! 
Il lato diciamo fastidioso di questo quartiere è l'aria pesante,intrisa di polvere e delle fragranze che bruciano in onore alle divinità ovunque intorno a te,macchine, moto e ogni sorta di mezzo a motore alza polvere che rende la respirazione più pesante e  affannosa percui i residenti vivono con la mascherina sul viso.
Ai lati della strada i canali di scolo e poco dinnanzi a essi ,già sulla carreggiata,ogni negozio porge un offerta alle divinità sotto forma di ciotole di cibo che restano lì senza essere sfiorate in mezzo a questo caotico tetris di mezzi e persone a piedi .
Qui siamo avanti di 4,45 ore e il jatlag si fa sentire,i primi giorni mi rilasso e basta poi inizierò a girare questa affascinante nazione e a raccontarvi le mie avventure . 
Ho acquistato una sim card nepalese per chi mi volesse contattare il numero è:+977 980‑3607785 
 
Grazie a tutti per il sostegno datomi sin ora ,la distanza esiste solo nelle nostre menti perciò vi abbraccio dal più profondo del mio spirito. NAMASTE'

 

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