Namaste'


mercoledì 23 novembre 2016


L’unica rivoluzione oggi possibile e’ la rivoluzione di se stessi,e a mio avviso,il modo migliore per iniziare a distaccarsi gradualmente dal sistema e’ partendo dalla terra.
La vita su questo pianeta nasce da un seme e noi ai semi dobbiamo la nostra vita,se la razza umana e’ riuscita ad arrivare viva sin ad oggi attraverso la storia e’ in gran parte grazie agli incalcolabili miliardi di sementi che ad oggi son stati alla base della viquesto pianeta.
Dall’ossigeno che dai germogli  in poi ci donano al nutrimento dei loro frutti passando per la lenta e continua purificazione di acqua potabile la vita su questo pianeta ha alla sua base i semi.
Re-imparare a vivere in armonia con la natura e’ un elemento fondamentale della riscoperta di se’.
Recuperare saperi e tecniche oggi in gran parte andate perdute a causa della modernità e della sempre maggiore omologazione e amalgamazione delle masse e’ a mio avviso oggi piu’ che mai una delle maggiori sfide che ci si presentano e che necessitano la piu’ ampia partecipazione e condivisione possibile.
Cercando nella mia mente, gli unici flebili ricordi che ho di me da bambino intento a trafficare nell’orto, piu’ per sporcarmi le mani e giocare coi lombrichi che per altro,sono legati a mio nonno Salvatore e a 2 paesini della provincia di Savona (Mioglia e Calizzano) che hanno contribuito a far si’ che la mia infanzia andasse in un determinato modo.
A Calizzano ogni anno frequentavo una colonia estiva della quale ricorderò con eterno amore le giornate passate noi tutti bambini a rincorrere grilli e cavallette nei prati mentre,le suore ci preparavano tegami e tegami di polenta,e gli innumerevoli sacchetti di biglie vinti e persi ai tornei che improvvisavamo.Li vicino mio nonno aveva una casa con giardino nel quale aveva ricavato un piccolo orto sul retro,non ho ricordi di cosa piantasse ma ho ricordi di lui intento a seminare e a girare la terra.
All’eta’ di 7 anni mio padre prese una casa estiva a Mioglia, una di quelle casette con portico davanti nella corte di un paesino dove gli unici rumori che si sentono sono i suoni di madre natura,li passavo le giornate tra la mini moto e le avventure che intraprendevo con Zeus il mio primo compagno a 4 zampe,un bastardino tutto pepe che mi faceva da spalla nelle mie scorrazzate x le campagne.
Eccetto queste esperienze  fatte in tenera eta’ io come molti miei coetanei cresciuti in citta’ ero totalmente disinteressato all’agricoltura e alla coltivazione in generale,mi limitavo a mangiare ma ancor piu’ a vivere come mi era stato insegnato attraverso famiglia,scuola ed educazione sociale.
Nel 2005 lessi i testi di Arnold Ehret e la mia coscienza mi fece subito capire l’importanza e la profondità dell’insegnamento presenti nei suoi testi,da quel momento complice una profonda insoddisfazione interiore nei confronti della mia vita in quel dato periodo ho iniziato a sentire in me una spinta irrefrenabile e continua nel pormi domande sin a quel momento mai poste.
Chi sono IO ? Che senso ha la vita? Cosa sono venuto a fare IO qui?
Con queste domande perennemente nella mia mente ho iniziato a fare una cosa per me sino a quel momento quasi sconosciuta,leggere.
Come potete leggere nella mia bibliografia personale,ho letto libri che trattano argomenti diversi tra loro ma tutti con il punto in comune di essere libri che contribuiscono a una crescita personale,come e’ ovvio e auspicabile per chiunque la lettura ha ceduto il passo alla pratica e ho messo in pratica anche grazie a vari corsi in posti fantastici come l’ecovillaggio Torri superiori cio’ che ho imparato e che mi da’ enorme soddisfazione.
Tralasciando i vari corsi che ho fatto e le cose che ho imparato,ne parlero’ in un altro post,grazie all’opportunità datami da un gruppo di amici che con determinazione e passione  hanno fondato un orto sociale a Garzi(SV) L’ORTIGA,ho iniziato anche io a coltivare,da totale profano.
Amando perdermi nei boschi per giorni interi ho iniziato a fare caso alla sinergia che manovra silenziosamente i boschi della liguria,che fortunatamente seppur sofferente ,sono ancora uno dei pochi micro-ecosistemi qui dove la natura e’  ancora libera di regolarsi secondo i suoi bisogni e regole.
Questo ha fatto si che nella mia personale visione di agricoltura il punto cruciale si focalizzasse sul bisogno di ricreare il piu’ possibile un luogo dove fosse la natura a regolarsi e l’influenza umana fosse minima anche per minimizzare gli sforzi,ho cosi’ scoperto di essere affascinato dalle teorie agricole di un microbiologo giapponese Masanobu Fukuoka e dalle sperimentazioni e visioni nate dopo di lui.
Mi sono documentato a fondo sulla permacultura e ho sperimentato vari tipi di agricoltura non chimica,creandomi il mio personale pensiero e ritrovandolo poi in quella che si definisce agricoltura Sinergica.
Essendo che sono ben cosciente dell’attuale dittatura sulle sementi da parte delle multinazionali ,Monsanto per prima,e’ divenuta una priorita’ per me recuperare e utilizzare il piu’ possibile sementi non registrate,sementi contadine tramandate di raccolto in raccolto,per salvaguardare il piu’ possibile la biodiversita’ di questo stupendo pianeta.
In primavera mi diletto a passare intere giornate a raccogliere piante spontanee a scopo fitoalimurgico e fitoterapico e studiando l’argomento anche grazie a vari testi tra cui consiglio davvero:Il suolo un patrimonio da salvare,dei coniugi microbiologi Claude e Lydia Bourguignon,ho capito l’importanza e il ruolo cruciale che ha il mantenimento della biodiversita’ per l’intero ecosistema.
Partendo dal presupposto che in natura il numero di piante commestibili conosciute dall’uomo piu’ o meno  si aggira intorno 360.000 specie e l’attuale società ne ha addomesticate circa il 10 % perché le restanti non si prestano all’attuale sistema di coltivazione-trasporto-conservazione,possiamo facilmente capire come l’attuale dieta civilizzata sia davvero povera e misera di varieta’ e quindi anche di gusto ed elementi nutritivi rispetto alla dieta di 100 anni fa’ dove le sementi erano tramandate quasi nella totalita’ di anno in anno, di raccolto in raccolto.
Se uniamo tutto cio’ al fatto che le multinazionali che controllano e manovrano il mercato usano questo loro potere a  loro piacimento per manovrare di riflesso politica ed economia di intere nazioni, il bisogno di tornare a un uso di sementi non legate a tutto cio’ e’ divenuto secondo me un atto oggi di primaria importanza se si desidera  e si lavora per un futuro migliore per tutti incondizionatamente.
Da cio’ e nato il mio desiderio di recuperare e imparare a farmi da solo le sementi di anno in anno,e adesso con l’avventura che mi si presenta di fronte ho intenzione di espandere questa ricerca di sementi a tutto il mondo,o almeno a quelle colture che mi si presenteranno durante il cammino.
Dalle spezie orientali buone in cucina e salutari per l’organismo come spiegato nella medicina ayurvedica,alle piante da frutto,passando per le piante ornamentali e dai fiori anch'essi portatori di benessere e gioia con le loro essenze e i loro colori.
Mi piacerebbe condividere con piu’ persone possibile quest’esperienza che sto per iniziare ma ancor piu’ mi sta’ a cuore condividere con tutti voi questo piccolo progetto di biodiversita’,con la speranza prima di tutto di riuscire a creare piccoli angoli di paradiso sparsi un po’ ovunque e conoscere persone che come me’ traggono piacere e appagamento nel guardare crescere una pianta da un minuscolo semino.
Invito quindi tutti voi a commentare questo post e ad inserire le varieta’ di sementi difficili da reperire che piu’ cercate, sperando che nasca una rete di scambio semi io spedirò a chi li vorrà tutti i semi recuperati sul mio cammino .. 


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